Muoversi 1 2022
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HO SCELTO IL LABORATORIO PERCHÉ MI PIACE STUDIARE

HO SCELTO IL LABORATORIO
PERCHÉ MI PIACE STUDIARE

intervista a Francesco Minieri

In questa puntata abbiamo intervistato Francesco Minieri che in Alma Petroli si occupa del controllo analitico di materie prime e prodotti, in particolare di bitumi modificati e PMB. Tutto è iniziato partecipando ad un programma di alternanza scuola-lavoro e uno stage di un mese.

Francesco Minieri

Laboratory Operator, Alma Petroli

Quale è stato il suo percorso formativo?

Sono un Perito Chimico dal 2019, anno in cui sono stato assunto presso Alma Petroli e dove ho iniziato un percorso di formazione e addestramento per acquisire le competenze necessarie a ricoprire il ruolo di Operatore di Laboratorio. Dal 2020 deciso di intraprendere il percorso universitario, come studente-lavoratore, con la finalità di conseguire la laurea in Chimica.
Ho fatto questa scelta perché studiare mi piace moltoperché mi permette di imparare cose nuove e credo che questo possa darmi valore aggiunto in futuro.
È stata una decisione importante che ho preso anche grazie all’appoggio e all’incoraggiamento del mio manager in Alma Petroli, questo ha avuto un grande significato per me.
Quindi, per rispondere alla sua domanda, il mio percorso formativo è ancora in corso, e credo che cercherò di approfondire le materie chimiche e l’aggiornamento continuo sempre, anche dopo gli studi universitari.

Come è arrivato in questo settore?
Ho conseguito il diploma presso l’ITIS Nullo Baldini di Ravenna, e sempre attraverso la scuola, ho partecipato a un programma di alternanza scuola-lavoro proprio in Alma Petroli, azienda presso la quale ho svolto in seguito anche un breve stage di un mese.
Successivamente, poco prima di diplomarmi, sono stato ricontattato per continuare a lavorare in azienda, e così ho dato seguito al mio percorso nel Settore Petrolchimico, un settore che mi piace molto e che trovo stimolante.

Quale è il suo ambito di attività?
Io mi occupo del controllo analitico di materie prime, intermedi di produzione e prodotti di raffinazione, tra i quali: greggio, gasolio, virgin naphta e bitume, compresi bitumi speciali come i bitumi ossidati e i PMB. Eseguo anche controlli analitici sulle acque reflue e/o di processo, ma all’occorrenza svolgiamo anche analisi conto terzi.
Le analisi sono per lo più fisiche che chimiche in senso stretto. Tra le analisi che più eseguo in laboratorio spiccano: la densità e la viscosità, eseguibili su praticamente tutte le sostanze presenti in raffineria; la penetrazione e la “palla anello”, analisi applicate ai bitumi, i nostri prodotti per eccellenza; e la curva di distillazione eseguita invece sui distillati più leggeri quali Gasolio e Virgin Naphta.
Ultimamente il laboratorio si sta specializzando anche nell’esecuzione di analisi reologiche sui bitumi, in particolare i PMB. Questo tipo di analisi studia i comportamenti delle sostanze sottoposte a determinate sollecitazioni, in particolare queste ultime mi piaccione e mi stimolano molto.

È soddisfatto di questa esperienza? Si sentirebbe di consigliarla ai giovani?
Sono molto soddisfatto da ogni punto di vista, perché il mio percorso è apprezzato da tutti in azienda.
Sono soddisfatto di quello che ho imparato, perché, quando frequento le lezioni nei laboratori universitari, la mia esperienza mi aiuta anche nell’essere autonomo e avere manualità con la strumentazione.
Consiglio assolutamente un’esperienza simile alla mia nel settore, e lo sto già facendo anche con amici e conoscenti, perché lavorare in laboratorio, in turno, è molto formativo, fa crescere molto anche dal punto di vista personale, in termini di autonomia, organizzazione e pensiero critico.
In particolare, considero il settore petrolifero un ambito di impiego stimolante ambizioso e “sicuro” essendo appunto un settore di cui sicuramente, almeno per i prossimi decenni, avremo bisogno, in quanto l’economia mondiale si appoggia ancora al mondo dei combustibili fossili. Credo che, da un lato, le alternative siano ancora sfavorevoli in termini di costi, quantità ed efficienza energetica. E chissà, magari al contempo miglioreranno anche gli standard energetici mondiali e diminuiranno le emissioni grazie, ad esempio, all’utilizzo di motori più avanzati.