Muoversi 2 2021
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IL SEGRETO È SAPERSI ADEGUARE ALLE ESIGENZE DEI CONSUMATORI

IL SEGRETO È SAPERSI ADEGUARE ALLE ESIGENZE DEI CONSUMATORI

intervista a Christian Küchen

Christian Küchen

Direttore Generale,

German Petrol

Association MWV

Quali sono, secondo lei, i punti di forza della rete carburanti tedesca?

Con quasi 14.500 punti vendita la Germania ha una distribuzione molto capillare. Una rete che negli ultimi anni non è molto cambiata in termini numerici e ciò per diversi motivi. Da una parte, le vendite che si sono mantenute stabili sugli alti livelli del 2019; dall’altra, le compagnie che hanno continuato ad investire per rendere più attrativi gli impianti ampliando, ad esempio, le tipologie di prodotti venduti negli shop che sono nelle stazioni di servizio. Investimenti che stanno proseguendo. Ci sono sempre più stazioni che offrono un’ampia gamma di carburanti alternativi come GNL, idrogeno e ricariche veloci per le auto elettriche.

 

Quali i punti di debolezza?

A mio avviso, le vendite di benzine con componenti bio fino al 10% (E10) stentano ad aumentare. Nel 2020, ad esempio, hanno rappresentato il 14% del totale venduto. I nostri associati   si stanno impegnando per cercare di promuovere l’E10 puntando anche su prezzi molto competitivi.

 

Quali sono stati gli interventi normativi che ritiene abbiano avuto un effetto positivo sul mercato e sui consumatori?

La legislazione nazionale ha sempre garantito un mercato libero e ciò ha portato ad una forte concorrenza tra   i vari operatori. I prezzi possono cambiare più volte nella stessa giornata. Ci sono studi che mostrano come la leva del prezzo è un vantaggio competitivo. Gli automobilisti ci fanno molta attenzione. Il consumatore vince in un mercato altamente competitivo.

 

Sulla rete tedesca il non-oil contribuisce molto agli economics di un punto vendita?

Le cosiddette attività non-oil rappresentano circa i due terzi del reddito di chi gestisce il punto vendita. Questa prevalenza della parte non-oil è il risultato dell’enorme sforzo fatto negli anni dalle compagnie per adeguare l’offerta alle reali esigenze dei consumatori.

 

Che impatto ha avuto la pandemia sulle stazioni di servizio?

L’effetto si è fatto sentire. Rispetto al 2019, le vendite di benzina sono diminuite di circa il 10%, mentre quelle di gasolio del 7%. Poco ha inciso la quota crescente di auto elettriche. Nonostante il calo dei consumi petroliferi,   è però aumentato il fatturato complessivo principalmente per il fatto  che i negozi hanno saputo adattarsi  ai cambiamenti nella domanda indotti dal Covid.

 

In alcuni Paesi, ad esempio, la Francia, la GDO ha guadagnato molto spazio. Da voi?

Rispetto ad altri Paesi europei, in Germania la percentuale di stazioni di servizio dei supermercati è molto bassa e dunque ha scarso impatto.

 

Avete fenomeni di illegalità nella commercializzazione dei prodotti petroliferi?

In Germania abbiamo un sistema dicontrolli molto rigido e approfondite indagini in materia di frodi fiscali e doganali che in tedesco si chiama “Steuerfahndung”. Dunque, è un fenomeno con cui non dobbiamo fare i conti e non rappresenta un problema.

 

La decarbonizzazione è un tema quanto mai rilevante per il settore. Come lo state affrontando?

L’obiettivo zero emissioni GHG è prioritario per la nostra industria. Sicuramente parte della soluzione sono i carburanti alternativi, come biocarburanti e carburanti sintetici. Altro elemento   è l’elettrificazione e la realizzazione di una rete di ricarica sempre più diffusa. Dei 185.000 punti di ricarica pubblici europei, circa 40.000 sono in Germania e un terzo di questo sono ricariche veloci. Non bisogna dimenticare poi che in Germania ci sono già un centinaio di stazioni che vendono idrogeno. È un mercato che crediamo crescerà nei prossimi decenni, soprattutto per il trasporto pesante e le lunghe percorrenze.

 

Si sentirebbe di dare qualche suggerimento per la rete italiana?

Posso solo parlare di quanto abbiamo fatto in Germania. Le esigenze dei consumatori stanno cambiando e il numero dei veicoli alimentati da altre forme di energia cresceranno. I punti vendita dovranno sapere adattarsi.   I nostri concorrenti non sono solo le altre stazioni di servizio, ma anche supermercati e negozi che restano aperti fino a tarda notte.