Muoversi 2 2021
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IN SELLA CON MINERVA

IN SELLA CON MINERVA

come procede il “Sapienza Gladiators Racing Team” il racconto di Paolo Mellone

Dopo la pausa forzata dovuta al Covid-19, i ragazzi del racing team La Sapienza che partecipano al campionato internazionale MotoStudent tornano a scaldare i motori e si preparano per la sfida finale di Aragon in programma al momento per il mese di luglio. Unem continua ad essere vicina ad un team giovane e determinato che arriverà lontano.

Ci siamo lasciati con un mondo completamente diverso rispetto a  quello in cui viviamo oggi. Dopo la diffusione del virus Covid-19 le cose non sono più le stesse, ma i giovani del A.S.D. Sapienza Gladiators Racing Team non per questo si son arresi e nonostante i numerosi rinvii dei test e della stessa competizione hanno continuato a lavorare duramente per arrivare ancora più pronti alla sfida finale: il MotoStudent che si terrà ad Aragón dal 15 al 18 luglio. Dopo i problemi non hanno esitato a rialzarsi e a combattere di nuovo trovando nuove soluzioni e nuove idee. Da questo spirito mai arrendevole sta infatti nascendo la moto chiamata a confrontarsi con gli altri studenti ad Aragón: Minerva è il nome scelto dalla squadra in onore della dea romana protettrice della competizione leale. Alle soglie della messa in pista è giusto ripercorrere il lavoro svolto dal team durante questi mesi. Ultimate le consegne imposte dalla competizione, il team aspetta solo di completare il prototipo e presentarlo (non in presenza, ma ovviamente tramite video). Come abbiamo raccontato nel primo articolo pubblicato su questa rivista (cfr n. 2/2020, ndr), la squadra è divisa per vari reparti ed ognuno di essi si occupa di una specifica area. Per quanto riguarda il motore, i ragazzi si sono concentrati a risolvere alcuni aspetti legati alla progettazione dell’airbox e al cornetto di aspirazione.

Questi due componenti sono stati progettati e realizzati tramite la moderna tecnologia usata anche nelle grandi strutture dei team ufficiali che ne prevede la realizzazione tramite stampante 3D. La squadra, infatti, grazie al suo sponsor Filoalfa è riuscita a procurarsi il materiale necessario alla creazione dei vari componenti e così sono riusciti a rendere concrete le ore passate sui software di simulazione. Il lavoro del reparto però non si ferma qui. I ragazzi stanno ancora lavorando anche sugli scarichi, i quali non sono ancora pronti visti alcuni rallentamenti della produzione. Sotto l’aspetto ciclistico si sono  invece  concentra ti sul lato innovazione richiesto dalla competizione (che appunto prevede un qualcosa di non registrato sul prototipo). Su Minerva il team ha cercato di ottenere quanta maggiore versatilità e manovrabilità possibile tramite una particolare meccanica legata alla geometria dello sterzo. Un grandissimo passo in avanti viene anche dal reparto che si occupa dell’aerodinamica che può contare sull’esperienza del suo pilota, confermato anche quest’an no, che è riuscito a cucirgli addosso la moto assicurandogli meno disturbi aerodinamici possibili e riducendo così al minimo l’attrito. Questo ultimo reparto inoltre non è stato ad aspettare la sola Aragón; infatti, oltre alla competizione col team, si è cimentato anche nella Red Bull MotoBoost. In questa sfida con altre realtà internazionali, i giovani ingegneri della Sapienza hanno dovuto sia studiare e lavorare su appendici aerodinamiche da applicare alla moto, sia a diverse modalità di simulazione al fine di sostituire le costosissime ore di galleria del vento. Una grossa svolta arriva anche dal reparto di design che ha concepito un algoritmo in grado di ottimizzare una parte del processo per ottenere lo styling finale della moto; infatti, inserendo i dati della moto, delle simulazioni e del pilota si è riusciti ad adattare la grafica della moto alle variazioni di forme.

Avendo automatizzato uno dei processi più ingombranti, i membri di questo reparto si sono cimentati in uno degli aspetti che ai nostri giorni è tutt’altro che secondario: i social. Con la collaborazione del reparto gestione e comunicazione hanno dato vita ad un minireparto “Design e Marketing” al fine di promuovere e sponsorizzare il loro lavoro, sia per una maggiore conoscenza, sia per un ritorno d’immagine per gli sponsor. Ultimo reparto, ma non per questo meno importante, è quello dell’elettronica.

Il team è pronto all’assemblaggio finale avendo già tutto pronto e nonostante i ritardi dovuti alla pandemia, è  perfettamente in linea con le consegne e la produzione. Completati gli aspetti produttivi, i Gladiators non si sono fermati, ma stanno  guardando  al futuro. Considerato che alcuni membri sono “a tempo determinato”, hanno avviato una vera e propria campagna acquisti per reclutare nuovi membri, scegliendo tra i più promettenti e soprattutto molto variegati, dalle  matricole  ai ragazzi che sono più avanti nel loro percorso. Il team è arrivato insomma a contare nel suo organico ben 35 persone. Tutto questo è stato però reso possibile, senza ombra di dubbio, grazie all’aiuto delle diverse aziende che hanno continuato, anche in questo momento molto difficile, a supportare il team.