Muoversi 3 2021
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EDITORIALE

EDITORIALE

È di questi ultimi giorni la formalizzazione da parte della Commissione europea del nuovo pacchetto “Fit for 55” che dovrebbe permettere all’Europa di diventare il “primo continente a presentare un’architettura completa per soddisfare le nostre ambizioni climatiche”, come ha detto la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel presentare le proposte. Perché al momento di questo si tratta: tredici proposte legislative su clima energia, trasporti e suolo per realizzare l’obiettivo di emissioni zero al 2050, passando per un meno 55% nel 2030. Un pacchetto che ha tra i suoi obiettivi anche quello di mandare definitivamente in soffitta “l’economia dei combustibili fossili che ha raggiunto il suo limite”, per usare sempre le parole della Presidente.

Più facile a dirsi che a farsi. Soprattutto nel settore dei trasporti che, a quanto è dato capire, dovrebbe convertirsi completamente all’elettrico o all’idrogeno nel giro di pochi anni. Il fattore tempo non è secondario considerato che prima che tutto il pacchetto si trasformi in misure vincolanti la Commissione dovrà trovare un accordo con il Consiglio e il Parlamento e non sarà facile. Qualche malumore a dire il vero è già emerso tra gli stessi Commissari, alcuni dei quali hanno espresso obiezioni scritte e con il Commissario al Bilancio che ha addirittura votato contro.

Vale la pena ricordare che il primo pacchetto di proposte su energia e clima, denominato “Clean Energy Package”, un insieme di otto atti legislativi il cui obiettivo era fare “in modo che i mercati dell’energia possano funzionare meglio e contribuire al raggiungimento dei nostri obiettivi sul clima”, come disse al tempo il Commissario responsabile per l’Azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete, risale al 30 novembre 2016 e venne pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea solo nel giugno del 2019. E se tanto mi dà tanto, il “Fit for 55” potrebbe diventare effettivo non prima del 2024.

Per ora si può solo dire che le misure proposte non aiutano certo una transizione equa e sostenibile soprattutto socialmente, come illustri opinionisti nazionali ed europei, nonché operatori e associazioni, hanno scritto in questi giorni preoccupati delle ricadute su imprese e consumatori.

Temi che sono stati al centro della nostra assemblea della scorsa settimana, cui dedichiamo la cover story di questo numero, che ha provato a portare il dibattito sul piano della concretezza rispetto ai facili slogan cui siamo abituati quando si parla di transizione e decarbonizzazione. In questo ci hanno aiutato tanti ed importanti ospiti che qualche risposta a queste preoccupazioni hanno provato a darla come potete leggere nelle pagine che seguono.

Certo è che la transizione non sarà un “pranzo di gala” e se vogliamo che abbia successo dobbiamo arrivare ad una legislazione “neutrale” che includa e non escluda. Ne va del futuro industriale dell’Europa e della sua capacità di competere sui mercati internazionali. Solo così potremo essere “protagonisti” e non solo dei “pagatori”, per usare le parole di Romano Prodi
nell’intervista che ci ha concesso per l’occasione.

Buona lettura

MUOVERSI
TRIMESTRALE DI UNIONE ENERGIE PER LA MOBILITÀ
ANNO 2021 N. 3 LUGLIO / SETTEMBRE
Direttore Responsabile
Marco D’Aloisi
Collaboratori
Armando Durazzo, Paolo Guarino, Roberto Roscani
Ideazione e Progettazione Grafica
Valerio Ventucci per Atlas Consulting

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