Muoversi 4 2022
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UN’INTESA STRATEGICA PER IL BENE DEL PAESE

UN’INTESA STRATEGICA PER IL BENE DEL PAESE

È stato da poco siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro di settore che riguarda i lavoratori di tutta la filiera dell’energia e del petrolio. Un’intesa che mette a riparo il Paese da sorprese.

In Francia ormai da settimane si protrae lo sciopero dei lavoratori di alcune importanti raffinerie e depositi che chiedono aumenti salariali per compensare l’elevata inflazione e la crisi energetica. Scioperi che hanno causato gravi carenze di carburanti in tutto il Paese e file chilometriche in tutte le pompe di benzina e hanno costretto il Governo francese a precettare il personale. Ormai in alcuni distributori si vende solo a mezzi di soccorso, mezzi pubblici, taxi e a chi trasporta derrate alimentari, mentre altri limitano a 30 litri il massimo del venduto per ogni auto. Si calcola che il 30% dei benzinai francesi sia in difficoltà per non avere carburante sufficiente a soddisfare le normali richieste.

Mentre in Francia sembra non si riesca a trovare una soluzione anche per le divisioni all’interno del mondo sindacale, è passata un po’ sotto silenzio la notizia della sigla dell’ipotesi di accordo – senza un giorno di sciopero – per il rinnovo del contratto del settore energia e petrolio tra le sigle sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e Confindustria Energia in rappresentanza delle Aziende del settore, ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori. Un’intesa che ha confermato il buon livello delle relazioni industriali del nostro settore, frutto di un lungo lavoro preparatorio sulle prospettive economiche e occupazionali di lungo termine, sviluppato da diversi gruppi di lavoro inseriti in un più ampio “Tavolo strategico congiunto sull’energia” che ha portato alla stesura di un “Manifesto in 10 punti” presentato a fine 2021 in un evento pubblico al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha molto apprezzato metodo e finalità. Un processo durato nel complesso oltre cinque mesi, con il coinvolgimento di diverse componenti delle Parti Sociali rappresentative di più istanze come Organizzazioni Sindacali, Enti di ricerca, Università, Consumatori, Istituzioni, Associazioni di categoria e Imprese. Grazie a questo intenso lavoro, la vera e propria fase negoziale è stata perciò abbastanza rapida (da maggio a luglio 2022) ed ha portato ad un’intesa che può definirsi strategica, basata oltre che sugli adeguamenti economici anche sul rafforzamento della formazione, della valutazione personale, della salute e della sicurezza dei lavoratori. Un atto di lungimiranza delle delegazioni sindacali e di Confindustria Energia, guidata dal Vicepresidente, Claudio Spinaci, e dal Direttore Generale, Domenico Noviello, che ha messo il Paese al riparo da possibili tensioni.