Muoversi 3 2021
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UNA FILIERA CRUCIALE PER LA SICUREZZA ENERGETICA DEL PAESE

UNA FILIERA CRUCIALE PER LA SICUREZZA ENERGETICA DEL PAESE

di Vannia Gava


Vannia Gava

Sottosegretaria MITE

A seguire la lettera inviata dalla Sottosegretaria al Mite Vannia Gava in occasione dell’Assemblea nella quale riconosce la centralità del downstream petrolifero nel processo di transizione e evidenzia la necessità di una condivisione con le imprese.

L’economia del nostro Paese ha bisogno di reagire attraverso il rilancio delle attività economiche nel rispetto delle politiche ambientali, e i dati più recenti ci dicono che stiamo reagendo. L’Italia ha una missione: ripartire, recuperando i decenni perduti, attraverso l’utilizzo delle risorse del PNRR, di un’Europa finalmente cambiata.

Grazie allo stanziamento di 59,47 miliardi di euro, il nostro Paese potrà realizzare la rivoluzione verde e la transizione ecologica che prevede interventi per economia circolare e agricoltura sostenibile; energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilita sostenibile; efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; tutela del territorio e della risorsa idrica.

Il Piano introduce sistemi avanzati e integrati di monitoraggio e analisi per migliorare la capacita di prevenzione di fenomeni e impatti. Incrementa gli investimenti volti a rendere più robuste le infrastrutture critiche, le reti energetiche e tutte le altre infrastrutture esposte a rischi climatici e idrogeologici. Inoltre, il PNRR rende il sistema italiano più sostenibile nel lungo termine, tramite la progressiva decarbonizzazione di tutti i settori. Quest’obiettivo implica accelerare l’efficientamento energetico; incrementare la quota di energia elettrica prodotta da fonti

rinnovabili, sia con soluzioni decentralizzate che centralizzate (incluse quelle innovative ed offshore); sviluppare una mobilita più sostenibile; avviare la graduale decarbonizzazione dell’industria, includendo l’avvio dell’adozione di soluzioni basate sull’idrogeno, in linea con la Strategia europea.

La sfida ambientale che ci aspetta dovrà avvenire attraverso la trasformazione del modello industriale e di sviluppo in modo da raggiungere i target ambientali, valorizzando quanto più possibile le nostre competenze e continuando a garantire la sicurezza energetica. In questo senso il settore che unem rappresenta è cruciale ai fini della sicurezza energetica del Paese, come è emerso durante la pandemia, assicurando gli approvvigionamenti necessari a gestire l’emergenza.

In questi ultimi mesi il Mite si è soffermato spesso sulle criticità del settore e sulla necessita di tracciare un percorso in grado di assicurare una transizione graduale soprattutto nella mobilità oggi coperta per oltre il 92% dai prodotti petroliferi.

La transizione va fatta gradualmente, va programmata e condivisa con le aziende per evitare il rischio di delocalizzare le produzioni, danneggiando il Paese senza alcun beneficio per l’ambiente. Su questa sfida risulta di grande importanza il confronto con tutte le categorie, tra cui unem, in un bel clima di collaborazione costruttiva

In ciò rientra sicuramente la progressiva evoluzione e trasformazione dei sistemi per la produzione, la logistica e la commercializzazione oggi dedicati ai prodotti fossili verso lo sviluppo dei carburanti low carbon, tra cui i biocarburanti e i carburanti sintetici, previsti dallo stesso PNIEC e dalla direttiva RED II. Tutto ciò salvaguardando, anche, le risorse umane attualmente impiegate, attraverso una loro riqualificazione verso le nuove tecnologie, in coerenza con l’obiettivo della Commissione europea di creare un quadro politico che consenta una transizione graduale, senza mettere a rischio l’approvvigionamento di prodotti essenziali dell’industria europea della raffinazione. La transizione va fatta gradualmente, va programmata e condivisa con le aziende per evitare il rischio di delocalizzare le produzioni, danneggiando il Paese senza alcun beneficio per l’ambiente.

Su questa sfida risulta di grande importanza il confronto con tutte le categorie, tra cui unem, in un bel clima di collaborazione costruttiva. Il Mite ha intenzione di avviare due specifici tavoli di confronto sulla raffinazione e sulla rete carburanti per individuare strumenti di intervento che aiutino il settore ad uscire dalla forte crisi che lo interessa e lo accompagnino nel processo di trasformazione che ha già intrapreso, per arrivare a prodotti sempre più decarbonizzati, garantendo al contempo l’occupazione, la leadership tecnologica e la sicurezza energetica.